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Alexandre Vinokourov è campione olimpico, sì, il kazako è medaglia d’oro per il ciclismo in linea maschile alle Olimpiadi 2012 di Londra a 12 anni dall’argento di Sydney 2000, dopo il ritiro e il ritorno e dopo la squalifica per doping. Soprattutto, a 39 anni. Ha battuto in volata il colombiano Rigoberto Uran Uran. La gara si è corsa sulla distanza di 250 chilometri con partenza e arrivo da Londra davanti a Buckingham Palace con una deviazione nelle campagne intorno alla capitale (zona sud-ovest) per completare un circuito con l’asperità non impossibile della salita del Box Hill. Si puntava fortissimo sulla volata di gruppo e invece i velocisti sono rimasti bloccati nel peloton, subendo le iniziative dei coraggiosi fuggitivi. Vincenzo Nibali è stato decisivo per portare via il gruppone, Fabian Cancellara si è autoeliminato cadendo goffamente, lo scatto decisivo di Uran Uran / Vinokourov all’ingresso di Londra. Poi la volata perfetta del Vino che ha sfruttato un momento di distrazione (imbarazzante) di Uran per uccellarlo.
La gara è stata movimentata sin dalle prime battute visto che dopo solo 20 chilometri era partita la prima fuga. In mezzo ai coraggiosi della prima ora si trovava anche il nostro Marco Pinotti. Vincenzo Nibali è stato il più combattivo con un primo tentativo in salita stoppato dopo pochi minuti e un secondo – decisivo – un quarto d’ora più tardi, in compagnia di uomini importanti e del compagno di squadra Luca Paolini. Meglio di così la squadra italiana non poteva davvero fare, visto che su cinque uomini aveva piazzato i meno veloci (tre) in fuga e i due velocisti con Mark Cavendish, André Greipel e Peter Sagan.
La Gran Bretagna ha fatto male i conti oppure troppo bene visto che i vari Bradley Wiggins, Chris Froome e David Millar pedalavano alla massima velocità consentita per portare in carrozza Cavendish. Ma il gruppone dei fuggitivi con Nibali e altri 30 corridori era troppo veloce e organizzato per rientrare. E nemmeno la caduta rovinosa e un po’ maldestra del favorito della vigilia, Fabian Cancellara, ha spezzato il primo gruppo. All’ingresso di Londra sono scattati Rigoberto Uran Uran e Alexandre Vinokourov. Poi la volata perfetta del Vino che è partito ai -150 metri nel momento in cui il colombiano si è incomprensibilmente voltato e quasi fermato.
La volata del terzo posto è andata al norvegese Alexander Kristoff che porta a casa il bronzo.
Primo italiano al nono posto Luca Paolini. Emblematico il 29esimo posto di Mark Cavendish e commoventi le lacrime di Cancellara che sfoga tutta la delusione sulle spalle del massaggiatore svizzero. Infine una parola sulla regia televisiva: disastrosa. Non si sapeva quanti chilometri fossero stati percorsi e dunque quanti ne mancavano, non si conoscevano i nomi dei fuggitivi e non si rivelavano i distacchi. Per fortuna lo spettacolo ha coperto ogni lacuna tecnica.
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