Nei giorni del Giro d’Italia, ecco un altro grande ricordo di Marco Pantani. Parole che faranno commuovere tutti gli appassionati di ciclismo e non solo
Quella appena cominciata è un’altra edizione del Giro d’Italia che vivrà nel ricordo di Marco Pantani. E non può non esserlo. Indimenticabili le emozioni che il Pirata ha fatto vivere a tutti gli appassionati di ciclismo (e non solo) in alcune delle edizioni della Corsa Rosa disputate anche quelle precedenti alla vittoria del 1998.
Come si può non pensare a Marco Pantani in un Giro d’Italia che tornerà a scalare i tornanti del Mortirolo nella diciassettesima tappa da San Michele all’Adige a Bormio. Nei 155 km di quella frazione, i protagonisti del Giro passeranno di nuovo su quell’ascesa dove il 5 giugno 1994, Pantani si fece conoscere al grande pubblico con una fuga memorabile coronata da una vittoria che, per poco, non l’ha portato sul gradino più alto del podio nell’edizione vinta da Berzin.
Proprio l’ex ciclista russo ha ricordato Pantani in una recente intervista concessa alla Gazzetta dello Sport nella quale si è soffermato anche sul momento dolorosissimo della morte del campione avvenuta in una stanza di un hotel di Rimini, sabato 14 febbraio 2004. “Qualcosa non torna, anzi tante cose. Qualcuno lo ha rovinato“, queste le dichiarazioni di Berzin che hanno riaperto uno squarcio su una vicenda mai chiarita del tutto.
Il dolce ricordo di Marco Pantani: “E’ dappertutto”
Intervistato da Riccardo Magrini nel nuovo episodio di “A Ruota Libera”, pubblicato sul canale YouTube di Eurosport, anche Linus ha dedicato un pensiero a Marco Pantani. Parole toccanti quelle del direttore artistico di Radio Deejay che fanno capire ulteriormente quanto il ricordo del Pirata sia ancora vivo e tangibile nei luoghi dove è cresciuto e formato come ciclista.
Quando Magrini ha citato la Romagna (terra adottiva di Linus) e Marco Pantani, il popolare conduttore radiofonico ha risposto così: “Se passi del tempo in Romagna, Marco è dappertutto. Non c’è una strada, non c’è salita che non sia legata a un suo ricordo. I miei amici lo incontravano sulla superstrada che porta a San Marino. Faceva la scorciatoia per andare al Cippo. Da solo, in mezzo alle macchina e senza casco come si andava in bicicletta in quegli anni lì.”
Non poteva non essere un grande ciclista, Marco Pantani in una terra come la Romagna dove sottoliena Linus “non esiste un garage senza una bicicletta“. “Non conosco un amico in Romagna – così si conclude il breve estratto dell’intervista pubblicato sul sito di Eurosport – che non abbia la bicicletta. Poi magari la usa poco però ce l’hanno tutti.” E tutti corrono nel ricordo indelebile e perenne del Pirata…
