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Vuelta a Andalucia, edizione da incubo: cancellate le prime due tappe per la protesta degli agricoltori

La Vuelta a Andalucia ha visto annullate le prime due tappe a causa della mancanza di forze di sicurezza, impegnate con la protesta degli agricoltori

Vuelta a Andalucia

La Vuelta a Andalucia ha annullato le prime due tappe per la protesta degli agricoltori (credits: SprintCyclingAgency)

Gli organizzatori della Vuelta a Andalucia ricorderanno questa edizione come un vero e proprio incubo. Nonostante il parterre di buonissimo livello e un percorso davvero interessante lungo tutto la regione del sud della Spagna, cause di forza maggiore hanno costretto la società che allestisce la corsa a cancellare le prime due tappe.

Il motivo dell’annullamento deriva da questioni di sicurezza, poiché manca un numero sufficiente di forze dell’ordine, tese a garantire il regolare e sicuro svolgimento della corsa. La polizia non può essere presente alla corsa perché impegnata a controllare le manifestazioni degli agricoltori che hanno colpito anche la Spagna, oltre a tutta l’Europa.

Se in un primo momento l’organizzazione sperava di riuscire ad iniziare dalla seconda tappa, presto si sono resi conto che sarebbe stato impossibile allestire la frazione che da Velez ad Alcaudete di 192,2 chilometri. Ricordiamo che la protesta degli agricoltori aveva colpito ad inizio mese anche l’Etoile de Besseges, gara a tappe francese.

Vuelta a Andalucia: si riparte domani

Molto probabilmente la corsa prenderà dunque il via domani, riducendo la Vuelta a Andalucia solamente a tre tappe, con due di queste che subiranno anche modifiche nel percorso. La giornata di domani vedrà, infatti, una cronometro individuale di cinque chilometri sulle strade di Alcaudete.

La quarta tappa, che sarà la seconda in programma sabato, si svolgerà su un percorso di 100 chilometri a Lucena. Rispetto al tracciato originario, il circuito finale resterà lo stesso, ma verrà affrontato in senso contrario, scalando lo strappo dell’Alto de la Primera Cruz. Il traguardo è posto in cima alla salita del Santuario de Nuestra Señora de Araceli.

Infine la tappa di domenica che si svolgerà sul percorso previsto regolarmente, anche se è già pronto un piano B con percorso alternativo, nel caso in cui dovessero sorgere nuovi problemi di sicurezza.

Chi sono a questo punto i favoriti per la vittoria finale della corsa alla luce di questi cambiamenti? Juan Ayuso della UAE Team Emirates resta il favorito numero uno. Ma lo spagnolo non è l’unico a puntare al successo. Con lui attenzione anche a Felix Gall della Decathlon Ag2r La Mondiale e Santiago Buitrago della Bahrain Victorious.

Formazione mediorientale che si affiderà anche a Damiano Caruso, Wout Poels, Antonio Tiberi e Jack Haig. Una squadra davvero di altissimo livello. In casa UAE, oltre ad Ayuso invece ci sono anche Rafal Majka e Marc Soler. Tra gli italiani occhi puntati su Lorenzo Fortunato dell’Astana Qazaqstan che ha ottime chance di dire la sua.