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Lefevere, una furia contro Alaphilippe: “Basta con le feste e l’alcool”

Marion Rousse e il Cpa rispondono alle critiche rivolte da Patrick Lefevere a Julian Alaphilippe. Ecco la ricostruzione della storia

Alaphilippe

Julian Alaphilippe impegnato al Giro del Delfinato (foto: A.S.O./Ceusters)

Si sta discutendo molto tra Francia e Belgio in queste ore per la parole rilasciate da Patrick Lefevere in un’intervista ad un portale fiammingo. Il team manager della Soudal Quick Step ha attaccato duramente il suo corridore Julian Alaphilippe, accusandolo di condurre una vita troppo sregolata.

Parole davvero dure nei confronti del due volte campione del mondo che ha esordito prima elogiando le vittorie conquistate in passato, poi attaccandolo pubblicamente.

Julian è un bravo ragazzo – ha detto Lefevere a Humo – Ha vinto tanto con noi e si è meritato il grande successo. Dopo aver firmato il suo mega contratto, però, non lo abbiamo più visto. Mi piacciono tutti i miei corridori, ma bisogna restare corretti, specie quando l’età passa. Bisogna prendersi cura di se stessi, allenarsi duramente, non si può certo gettare la spugna“.

Lefevere ha aggiunto alla sua critica un aspetto molto personale, e tutto da verificare, sulla vita privata di Alaphilippe. “Julian partecipa a troppe feste e consuma troppo alcool. Io gli ho detto che in quel modo non poteva continuare, altrimenti lo avrei licenziato. Il suo problema è Marion Rousse, la compagna, che lo influenza fin troppo“.

Marion Rousse risponde: “Inammissibile l’attacco ad Alaphilippe”

Immediatamente è arrivata la risposta di Marion Rousse, compagna del campione francese nonché direttrice del Tour de France Femmes, la corsa femminile della Grande Boucle. La donna ha giudicato inammissibile l’attacco alla vita privata di Alaphilippe.

Qualunque sia l’opinione del signor Lefevere nei miei confronti, è inammissibile il suo attacco alla vita privata mia e di Julian. No, non bevo alcolici, mai. Non andiamo neppure alle feste perché abbiamo un bambino di tre anni e preferiamo essere in forma la mattina. Non riuscirà a impedirmi di lavorare per tenermi occupata a stare accanto al mio compagno durante la sua carriera. Io ho molti progetti e sono entusiasta del ruolo che occupo. Ripeto, in nessun caso permetterò di parlare della mia vita privata. La smetta, mostri più rispetto e più classe“.

Chanteur: “Basta con le molestie”

Lefevere ha provato a difendersi, spiegando di essere stato frainteso. “Nella traduzione dall’olandese all’inglese il mio discorso è sembrato più pesante di quanto non lo fosse nella realtà“.

Ma le critiche al team manager della Soudal Quick Step non sono finite. Pascal Chanteur, presidente dell’Unione nazionale dei ciclisti professionisti, il sindacato dei ciclisti è intervenuto sulla questione.

Deplorevole l’attacco di un datore di lavoro contro uno dei suoi dipendenti. Se questa cosa accadesse in una qualsiasi azienda, il dipendente avrebbe diritto a presentare un reclamo. Se Julian lo vorrà, noi ci saremo per far valere i suoi diritti“.