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Giro delle Fiandre, i voti: promossi e bocciati della Ronde

I nostri promossi e bocciati di questa splendida edizione del Giro delle Fiandre

Giro delle Fiandre

L'arrivo di Van der Poel al Giro delle Fiandre 2024 (credits: Instagram/Ronde van Vlaanderen)

C’è qualcuno che può fermare Mathieu Van der Poel? Molto probabilmente no e il copione per la Parigi Roubaix rischia di essere lo stesso visto al Giro delle Fiandre. L’olandese, quando ha deciso di accelerare, ha fatto la differenza e nessuno è riuscito a seguire le sue ruote. Il suo voto è semplicemente dieci, con lode, visto che entra nel ristretto cerchio di corridori capaci di vincere la Ronde in tre occasioni.

Giro delle Fiandre: i promossi

Oltre al già citato Van der Poel, nella categoria dei promossi in questo Giro delle Fiandre troviamo sicuramente il nostro Luca Mozzato, secondo al traguardo di Oudenaarde. Una prestazione super quella del corridore veneto, che sale per la prima volta in carriera sul podio di una grande classica. La costanza e la determinazione che mette in ogni gara sta finalmente dando i suoi frutti.

Tra i promossi però c’è anche l’altro italiano, Alberto Bettiol, che domenica sembrava il primo degli umani. Il toscano ha attaccato cercando di sorprendere il gruppetto all’inseguimento di Van der Poel e per molti chilometri sembrava che la seconda posizione fosse a un palmo di mano. Poi da dietro sono rientrati e il podio è sfumato. La sua, però, è stata una grandissima prestazione.

Promosso anche Nils Politt della UAE Team Emirates, nome di terzo o quarto piano nel lotto dei favoriti, ma che con una grande tenacia è riuscito a resistere nel gruppo all’inseguimento del vincitore. In volata ha chiuso quarto, ma in virtù del declassamento di Van der Poel, eccolo sul gradino più basso del podio.

I bocciati

Il corridore che ha deluso più di tutti in questo Giro delle Fiandre è stato Mads Pedersen, capitano della Lidl Trek. Certo, il danese è caduto alla Dwars door Vlaanderen insieme a Van Aert, costretto a rinunciare alla Ronde e alla Roubaix, ma è chiaro che da lui ci si aspetta sempre molto. Il risultato è un amaro ventiduesimo posto a 2 minuti e 41 secondi da Van der Poel.

Non bene neppure la Visma Lease a Bike, orfana di Van Aert. Tiesj Benoot ha chiuso quindicesimo, Tim Van Dijke trentesimo, Matteo Jorgenson, vincitore della Dwars door Vlaanderen, addirittura trentunesimo. Una prestazione orrenda dal team più ricco e forte dell’intero World Tour.

L’altra squadra deludente è la Soudal Quick Step che ha costruito nella storia un vero e proprio impero con le classiche del Nord. Patrick Lefevere, a guardare la prestazione dei suoi corridori, sarà letteralmente furioso. Yves Lampaert è solo diciottesimo, Julian Alaphilippe settantesimo, Gianni Moscon settantottesimo.