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Parigi Roubaix, la presentazione dell’Inferno del Nord

Tutte le informazioni da sapere prima del grande appuntamento della Parigi Roubaix.

Parigi Roubaix

Il podio dello scorso anno alla Parigi Roubaix: Van der Poel, Philipsen e Van Aert (credits: A.S.O.)

Nemmeno il tempo di archiviare tutto il “post Giro delle Fiandre”, che ecco che il nostro sguardo si volge alla Parigi Roubaix di domani 7 aprile. Un appuntamento imperdibile e che ogni anno incolla milioni e milioni di spettatori alla televisione e a bordo strada.

La storia della corsa è meravigliosa. Siamo nel 1895 e Theodore Vienne e Maurice Perez, due filatori di Roubaix, decidono di costruire un velodromo nei pressi del parco Barbieux. La costruzione fu rapidissima e nel febbraio dell’anno successivo ebbero l’idea di organizzare una corsa che partisse da Parigi per arrivare al nuovo impianto. L’aiuto venne da Louis Minart, capo-redattore del giornale sportivo Le Vélo.

La corsa è nota anche come “la regina delle classiche” o anche “l’inferno del Nord” per la sua durezza. Si tratta dell’ultima corsa sul pavé, i tratti di strada pavimentati con cubi di porfido o ciottoli tondi. Fino al 1965 la corsa è partita realmente da Parigi, poi per dieci anni il via si è spostato a Chantilly. Dal 1977 a oggi la partenza è data sempre da Compiègne, circa a 60 chilometri a nord est dal centro di Parigi.

I vincitori della corsa sono tutti stellari, a parte alcuna eccezione che non fa altro che confermare la regola. Fausto Coppi, Rik Van Looy, Felice Gimondi, Eddy Merckx, Roger De Vlaeminck, Francesco Moser, Franco Ballerini, Johan Museeuw, Fabian Cancellara, Tom Boonen e per ultimo Mathieu Van der Poel.

Parigi Roubaix: il percorso

La Parigi Roubaix è nota per essere una corsa durissima. Rispetto allo scorso anno restano 29 i tratti in pavé da affrontare, ma saranno 55,7 i chilometri da affrontare sulle pietre, contro i 54,5 del 2023. In tutto, invece, la corsa propone un percorso di 259,9 chilometri da Compiègne al mitico velodromo di Roubaix.

Ritornano dunque i settori in pavé di Viesly Briastre e Capelle Ruesnes. Ma la corsa verrà decisa sempre sui tratti a cinque stelle di difficoltà: Foresta di Arenberg, Mons-en-Pèvèle e Carrefour de l’Arbre.

I favoriti

Il favorito da battere è ovviamente lui, Mathieu Van der Poel dell’Alpecin Deceuninck, splendido vincitore domenica del Giro delle Fiandre. In squadra però è presente anche Jasper Philipsen, trionfatore della Milano Sanremo.

Non mancherà il danese Mads Pedersen della Lidl Trek, così come Tim Merlier della Soudal Quick Step. Seguono lo svizzero Stefan Kung della Groupama FDJ, lo statunitense Matteo Jorgenson della Visma Lease a Bike e lo sloveno Matej Mohoric della Bahrain Victorious.