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Giro d’Italia: Tiberi crolla, ma sogna ancora

Tiberi

Antonio Tiberi al Giro d'Italia (foto: LaPresse)

Giornata da dimenticare quella di domenica per Antonio Tiberi, crollato lungo le impegnative rampe che portavano al traguardo di Livigno. Come i più esperti insegnano, in una grande corsa a tappe di tre settimane c’è sempre un giorno di crisi, il campione deve saper gestire quel momento e cercare di limitare i danni.

Se guardiamo alla classifica generale possiamo dire però che il corridore laziale è ancora pienamente in corsa per un piazzamento nei primi cinque. Con una condizione in crescita potrebbe addirittura puntare al podio, ma in questo momento sembra che Daniel Martinez (Bora hansgrohe) e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) ne hanno decisamente di più.

Purtroppo proprio oggi mi è capitata la giornata più buia di questo Giro, la giornata in cui mi sono sentito meno brillante. Sono tanto contento di essere riuscito a difendere la quinta posizione e la maglia bianca“, ha detto Tiberi a SpazioCiclismo.

Tiberi, la missione non è impossibile

La classifica generale del Giro d’Italia vede ora Tadej Pogacar in testa con un vantaggio enorme di sei minuti e quarantuno secondi su Thomas e sei minuti e cinquantasei secondi su Martinez che chiude il podio. Quarto è Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale) a 7’43”, poi c’è il nostro Antonio Tiberi a 9’26”, braccato da un brillante Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) a soli 19″.

La gestione è stata fondamentale. Già dalla partenza sentivo che la condizione non era quella delle altre giornate, quindi ho pensato che sarebbe stata lunga e dura. Dopo la discesa del Mortirolo, quando abbiamo iniziato a risalire, inizialmente pensavo di cedere, poi per fortuna anche con l’aiuto di tutta la squadra, che mi ha aiutato tantissimo nell’ascesa verso il Foscagno, sono riuscito a gestire lo sforzo e poi ho fatto gli ultimi 2 chilometri a tutta cercando di perdere il meno possibile. Adesso spero di recuperare e fare l’ultima settimana in crescendo.” Ha detto Tiberi sempre a SpazioCiclismo.

E ancora. “Ho subito un po’ il grande sforzo della cronometro e non mi sono sentito così bene, ora ho Arensman a 19 secondi, ma spero che domenica sia stato il mio peggior giorno al Giro e spero nell’ultima settimana di riuscire a difendere la maglia. Pogacar? Ha mostrato a tutti quanto è più forte. Adesso, a una settimana dalla fine del Giro, ha già quasi 6 o 7 minuti di vantaggio sul secondo classificato. Credo che vincere sarà davvero molto dura“. Ha concluso.

Forza Antonio, il Giro d’Italia è ancora aperto!