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Pogacar fa 70 e mette nel mirino Giro d’Italia e Tour de France

Altro record per Pogacar, che arriva a settanta vittorie in carriera

Pogacar

Tadej Pogacar a colloquio con Mathieu van der Poel dopo la Liegi Bastogne Liegi (foto: Twitter/LiegeBastogneLiege)

Affermare con certezza quali sono i limiti di Tadej Pogacar è praticamente impossibile. È uno scalatore capace di vincere i grandi Giri, è un uomo da classiche che può vincere le Monumento e non solo. Ma è anche dotato di un buono spunto veloce che gli permette di superare gli avversari negli arrivi allo sprint a ranghi ristretti.

Con il successo alla Liegi Bastogne Liegi di domenica, a soli 25 anni di età, lo sloveno della UAE Team Emirates raggiunge un traguardo incredibile. Per lui, infatti, sono settanta le vittorie in carriera, tutte di grandissimo prestigio.

La prima vittoria risale alla seconda tappa della Volta ao Algarve, il 21 febbraio 2019, al suo primo anno tra i professionisti. Da quel momento è stata una crescita continua che lo ha portato a conquistare due Tour de France, tre Giri di Lombardia, due Liegi Bastogne Liegi, un Giro delle Fiandre, due Strade Bianche, due Tirreno Adriatico, una Parigi Nizza, una Volta a Catalunya, una Freccia Vallone, un Grand Prix de Montreal e due UAE Tour.

Pogacar, e adesso arriva il Giro d’Italia

In stagione Pogacar ha vestito la tuta da gara in dieci occasioni. Dieci giorni di gara e sei successi: Strade Bianche, quattro tappe alla Volta a Catalunya (più la classifica generale) e la Liegi Bastogne Liegi. Che dire, un vero e proprio spettacolo su due ruote.

Adesso lo sloveno della UAE Team Emirates si prenderà qualche giorno di riposo prima di effettuare gli ultimi allenamenti in vista del Giro d’Italia. Alla corsa rosa, dove si troverà al debutto in carriera, proverà a vincere la classifica generale.

Sicuramente è il favorito numero uno per la vittoria, ma come sappiamo in una corsa di tre settimane sono tantissime le insidie. Dovrà tenersi lontano dai pericoli e dai guai, pensando solo ed esclusivamente ad imprimere tutti quei watt sui pedali che gli permetteranno di fare la differenza, vista anche l’assenza di corridori come Vingegaard, Roglic ed Evenepoel.

Doppietta Giro-Tour

Dopo il Giro d’Italia, Pogacar si è già messo un altro obiettivo, quello di compiere una storica impresa che manca dal 1998. In quell’anno, infatti, Marco Pantani conquistò sia la corsa rosa sia il Tour de France e mai più nessuno ci è riuscito.

Sfruttando la quasi sicura assenza di Vingegaard, Pogacar può ripetere l’impresa. Certo, al via ci saranno Evenepoel e Roglic, ma l’occasione per lo sloveno è davvero molto ghiotta. Staremo a vedere…