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Parigi Nizza, i voti e le pagelle della Corsa verso il Sole

Si è conclusa la Parigi Nizza e noi passiamo in rassegna promossi, bocciati e rimandati di questa edizione della corsa

Parigi Nizza Jorgenson Evenepoel

Matteo Jorgenson e Remco Evenepoel alla Parigi Nizza (credits: A.S.O./Ceusters)

Insieme alla Tirreno Adriatico si è conclusa anche l’ottantaduesima edizione della Parigi Nizza, un’edizione avvincente della Corsa verso il Sole che si è risolta con il successo in classifica generale del giovane statunitense Matteo Jorgenson.

Otto tappe molto intense da Les Mureaux a Nizza che hanno visto ben otto vincitori diversi. Tanti i promossi, alcuni i bocciati e altri rimandati alle prossime corse per non aver convinto al 100%. In questo articolo di Sui Pedali andiamo proprio a passare in rassegna tutti i protagonisti nel bene e nel male.

Parigi Nizza: i promossi

Chi ha fatto davvero la differenza in questa Parigi Nizza è lo statunitense Matteo Jorgenson. Il ventiquattrenne della Visma Lease a Bike non ha vinto neppure una frazione, ma la sua costanza di rendimento gli ha permesso di ritrovarsi in testa alla classifica generale. Secondo nell’ultima giornata, quinto a La Madone d’Uteille, terzo a La Colle-sur-Loup, ottavo a Mont Brouilly.

Olav Kooij continua a far felice la Visma con due vittorie di tappa, entrambe ottenute allo sprint. L’olandese si è imposta nella prima giornata, mettendosi alle spalle il campione del mondo di Harrogate Mads Pedersen, per poi ripetersi a Sisteron, sempre davanti al danese.

Terzo promosso della Parigi Nizza è l’altro danese Mattias Skjelmose della Lidl Trek. Ventitré anni, una vittoria di tappa a La Colle-sur-Loup, due quarti posti e un terzo. La classifica generale lo vede al quarto posto, ma è chiaro che dopo una corsa così meritava addirittura di più.

I bocciati

Cede, anzi crolla, Primoz Roglic. Molto negativo il debutto dello sloveno con la maglia della Bora Hansgrohe che si scioglie come la neve al sole nell’ultima tappa con arrivo a Nizza, dove perde addirittura 4 minuti e 4 secondi. In classifica generale è solo decimo, da lui ci si aspettava molto di più.

Pessima corsa anche di Dylan Groenewegen che aveva a disposizione ben tre sprint. Al primo neppure ci prova, chiudendo oltre il 110° posto. Al secondo strappa un terzo posto alle spalle di Arvid De Klein e Laurence Pithie, non proprio due della prima classe. All’ultima volata non va oltre il diciottesimo posto, prima di ritirarsi.

Male anche Joao Almeida, che ora rischia di perdere ulteriormente spazio nelle gerarchie della UAE Team Emirates. Il portoghese che in squadra si ritrova Pogacar, Ayuso e Del Toro, si fa passare avanti anche da Brandon McNulty. Così non va.

Parigi Nizza: i rimandati

È vero, ha vinto una tappa, ma Remco Evenepoel è atteso sempre a qualcosa di più. La sua Parigi Nizza è stata un crescendo, dalle difficoltà delle prime tappe, fino al successo di Nizza. Jorgenson però ha tenuto bene gli attacchi del belga, segno che la migliore condizione è ancora lontana.

Dopo un’Etoile de Besseges e un Tour de la Provence dominati, ci si aspettava molto anche da Mads Pedersen. Il danese della Lidl Trek ha conquistato due secondi posti e forse prima della Milano Sanremo era meglio arrivare con un bel successo di tappa.