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Liegi Bastogne Liegi: è il giorno della “Doyenne”

Si corre oggi la Liegi Bastogne Liegi, quarta classica Monumento della stagione

Liegi Bastogne Liegi

Immagini dalla scorsa edizione della Liegi Bastogne Liegi (credits: A.S.O./Delobel)

Ed eccoci tornati a parlare nuovamente di una classica Monumento. Dopo aver vinto Jasper Philipsen trionfare alla Milano Sanremo e Mathieu Van der Poel sia al Giro delle Fiandre sia alla Parigi Roubaix, è tempo ora di guardare all’appuntamento di oggi, la Liegi Bastogne Liegi.

Soprannominata la “Doyenne“, la “Decana”, fu creata nel 1892 dalla “Liege Cyclist Union”, club del primo vincitore, Léon Houa. Se le prime due edizioni erano riservate ai dilettanti, dal 1894 venne aperta ai professionisti, pur con alcune eccezioni aperte agli amatori o agli indipendenti.

Viene definita anche la corsa degli italiani, poiché proprio a Liegi e nelle città attorno si trova una delle più grandi comunità di emigrati italiani al mondo. Inoltre è stata vinta dodici volte da corridori del nostro paese, la nazione più vincente dietro, ovviamente, al Belgio con 61 successi.

Eddy Merckx è il primatista della Liegi Bastogne Liegi, avendola vinta in ben cinque occasioni. Si sono avvicinati al “Cannibale” solamente Moreno Argentin e Alejandro Valverde, entrambi fermi a tre successi. Gli altri italiani che hanno conquistato la corsa? Carmine Preziosi, Silvano Contini, Michele Bartoli, Paolo Bettini, Davide Rebellin e Danilo Di Luca.

Liegi Bastogne Liegi: il percorso

Non cambia rispetto al passato la Liegi Bastogne Liegi 2024. La società organizzatrice, A.S.O., la stessa del Tour de France, ha annunciato che i corridori dovranno affrontare 259 chilometri molto simili rispetto a quelli dell’ultima edizione.

Tra le conferme c’è anche la deviazione verso Cornémont, subito dopo La Redoute, rivelatasi decisiva lo scorso anno. In tutto saranno dieci le salite in programma per la corsa di chiusura del Trittico delle Ardenne. Non manca neppure la Roche-aux-Faucons, ultima cote, posta a meno di 15 chilometri dalla conclusione.

I favoriti

Veniamo ora ai favoriti della quarta classica Monumento della stagione. L’uomo da battere è senza dubbio Tadej Pogacar della UAE Team Emirates, già vincitore della Strade Bianche e della Volta a Catalunya, terzo alla Milano Sanremo.

Lo sfidante principale è Mathieu Van der Poel, protagonista di una campagna del Nord a dir poco stellare, ma forse in calo di condizione. I segnali lanciati all’Amstel Gold Race, infatti, non erano proprio ottimali e il duro percorso della Liegi potrebbe sfavorirlo.

Da seguire ci saranno sicuramente Mattias Skjelmose della Lidl Trek, Juan Ayuso della UAE Team Emirates, Simon Yates della Jayco-AlUla, Matej Mohoric della Bahrain Victorious e Thomas Pidcock della Ineos Grenadiers, vincitore della classica della birra.

E gli italiani? Solamente Andrea Bagioli della Lidl Trek pare possa fare una buona gara. Per gli altri lavoro di gregariato e scarse possibilità.