Nuova tassa domestica: l’ha introdotta Meloni in persona | L’Imu ora non basta più
Ci sono brutte notizie per tutti gli italiani. Da oggi aumentano ancora una volta le tasse da pagare: ecco svelato il perché.
Le tasse continuano a pesare sul bilancio di tutte le famiglie italiane. Non è di certo una novità, visto il continuo aumento delle imposte e l’inflazione che sta interessando il nostro paese negli ultimi anni.
Da questo punto di vista oggi però ci sono delle notizie decisamente pessime. Sta infatti per arrivare una nuova tassa che riguarda la tua casa. Dopo l’Imu (che ricordiamo si paga per la prima casa, ma soltanto se essa è considerata di lusso), arriva un nuovo importo da pagare.
In un periodo in cui, come sappiamo, le spese sono già tante pensare anche a questa nuova imposta non è di certo facile. Eppure sarà obbligatoria e questa è sicuramente una pessima notizia per tutti gli italiani.
A prevedere questa tassa è la Legge di Bilancio. Essa riguarda chi ha ristrutturato la propria casa beneficiando del SuperBonus 110. Questi cittadini avranno un nuovo obbligo che, ovviamente, comporta anche una spesa non da poco. Lo ha deciso di recente il governo di Giorgia Meloni: ecco che cosa prevede.
Scatta la nuova tassa sulla casa: lo ha deciso Giorgia Meloni
Chi ha beneficiato del Superbonus 110 avrà l’obbligo di aggiornare le proprie rendite catastali. Tale obbligo, però, scatta soltanto se i lavori effettuati hanno aumentato il numero di vani, il volume della casa o il valore dell’immobile di almeno il 15% rispetto ai numero originali. L’aggiornamento deve essere effettuato entro 30 giorni dalla fine dei lavori e lo si può fare presentando al comune una prova della variazione catastale.
Farlo è un obbligo e questo significa che chi non lo fa rischia grosso. In caso di omissione, infatti, l’Agenzia delle Entrate può inviare lettere ai cittadini per richiedere l’adeguamento.
Come si calcola l’aumento della rendita
Il calcolo di questo costo si basa sul rapporto tra le spesa sostenuta (che si distingue tra nuove opere e ammodernamenti) e il valore catastale originario. Gli interventi nuovi sono da considerare per la loro interezza, mentre quelli di ammodernamento solo per metà. Se il costo supera del 15% il valore iniziale, la rendita deve essere aggiornata.
Insomma, arriva una nuova grana per i cittadini italiani che già hanno sostenuto un costo non da poco negli ultimi anni. Il governo ha preso alla sprovvista gli italiani ancora una volta.