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Addio Tik Tok, il social più in voga chiude i battenti | Ritorno in massa su Instagram

Chiude per sempre TikTok - fonte Pexels - suipedali.it

Chiude per sempre TikTok - fonte Pexels - suipedali.it

Non è solo balletti e trend. C’è chi in TikTok vede un forte nemico e la decisione del governo alla fine è stata inevitabile.

È il social network più utilizzato dai giovani del momento. Oggi tutti hanno TikTok, la piattaforma di video sharing cinese. Nata nel 2016, in poco tempo ha conquistato tutto il mondo a suon di balletti, trend e non solo.

Oggi TikTok è un vero e proprio fenomeno globale. Non a caso, sono molti gli artisti musicali che lo sfruttano per promuovere le proprie canzoni e oggi gli influencer non possono più ignorarlo per le proprie campagne di marketing.

Nonostante un successo di pubblico sempre più crescente, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, TikTok continua ad essere messo sotto cattiva luce. E le polemiche non mancano di certo, soprattutto per quanto riguarda la delicata questione della privacy e dati personali.

Non solo. Le polemiche riguardano anche la censura e la disinformazione. Questo soprattutto in Cina, dove il social è accusato di oscurare i contenuti che non sono in linea con il pensiero del governo cinese.

Da ora in poi TikTok è vietato: “è un delinquente di quartiere”

C’è chi ha deciso di prendere di petto la questione. Come Edi Rama, il primo ministro albanese, che di recente ha annunciato la chiusura di TikTok nel suo paese per un anno. Il divieto partirà dal primo gennaio 2025. In particolare, la decisione nasce in seguito all’uccisione di un quattordicenne nella capitale Tirana, dopo una lite iniziata proprio sul social network cinese.

Le parole di Edi Rama sono state molto dure. Ha descritto Tik Tok come il “delinquente di quartiere“, criticando l’applicazione per la promozione di contenuti violenti e di bullismo tra i giovani. Il governo ha ottenuto il sostegno di tanti insegnanti e genitori, preoccupati per gli effetti del social network sugli allievi e sui figli.

Il primo ministro albanese Edi Rama - fonte Ansa Foto - suipedali.it
Il primo ministro albanese Edi Rama – fonte Ansa Foto – suipedali.it

Non mancano le critiche alla decisione del primo ministro albanese

TikTok ovviamente non ci sta. Ha chiesto chiarimenti al governo albanese, affermando di non aver trovato prove che le persone coinvolte nell’omicidio del 14enne avessero account sulla piattaforma. Qualcuno invece sostiene che questo sia un attacco alla democrazia e alla libertà di espressione.

Il governo di Edi Rama però tira dritto. Ritiene infatti che questa misura sia necessaria per proteggere i giovani e per garantire la sicurezza stradale per tutti.