
Lance Armstrong e il doping: la prima puntata dell’intervista a Oprah è agghiacciante. Quando Armstrong risponde a domande secche con risposte altrettanto dirette e terribili ha la stessa non-espressione di quando scalava le montagne facendosi gioco dei grimpeur, senza una goccia di sudore, senza emozioni. Lo chiamavano l’extraterrestre ed è rimasto tale. Tradisce qualche insicurezza solo mordicchiandosi le labbra di tanto in tanto. Per il resto risponde piuttosto tranquillamente, come se fosse al banco dei salumi. “Hai preso Epo?”, “Sì, in tutti e sette i Tour de France”. “Hai fatto trasfusioni?”, “Sì”, “Hai preso testosterone?”, “Sì, ed era stato trovato in un test nel 1999, ma abbiamo retrodatato una ricetta medica”. E poi si scusa, con tutti. Ma sono parole ancora più viscide delle confessioni.
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