
È curioso il fatto che Danilo Di Luca, radiato per doping dopo l’ennesima positività, continui a parlare e a commentare le vicende che lo riguardano quando farebbe meglio a ritirarsi a vita monacale o comunque ad allontanarsi anni luce dal ciclismo. Ad ogni modo, l’abruzzese ha affermato che “Ero io che dovevo pagare per tutti, ho fatto tante cose per primo. So che chi mi conosce davvero sa che ho vinto quello che potevo vincere, ad esempio non ho mai vinto una cronometro ai 60km/h mentre qualcun altro sì e lo sta ancora facendo“. Insomma, sempre la solita manfrina fastidiosa e inascoltabile. La radiazione è arrivata colpevolmente in ritardo per lui. E anche per molti altri sia ben inteso.
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