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Si stanno vivendo gli ultimi scampoli della Vuelta di Spagna 2012 e se ieri avevamo tutti esultato per la grandissima volata a Valladolid di Daniele Bennati, che finalmente si era “sbloccato”, oggi completa il personale bis un altro corridore che nel 2012 ha avuto ben poco di cui gioire. Stiamo ovviamente parlando di Philippe Gilbert, che va a prendersi la frazione di La Lastrilla con uno scatto agli ultimi 700 metri, uno sprint lunghissimo su una pendenza comunque non così difficile, ma spaccagambe per la velocità con la quale si è affrontata. E domani la tappa che deciderà la classifica finale con l’erta arcigna di Bola del Mundo, ormai posizionata ad hoc alla penultima giornata ormai da qualche anno.
Iniziamo da ieri con la vittoria straordinaria di Daniele Bennati, che ha completato uno sprint da vero fuoriclasse con lo scatto piazzato al punto giusto, le gambe che hanno finalmente tenuto bene con il vento forte contro e infine con il colpo di reni fondamentale per bruciare il principale rivale ossia Swift. Bennati era visibilmente commosso dopo l’arrivo e ha ricordato tutte le persone che in questi mesi difficili gli sono stati vicini. In più ha ricordato l’indimenticato Wouter Weylandts. Terza posizione per Davis, poi Mondory e Degenkolb.
Oggi è stato invece il turno di Philippe Gilbert: il belga ha vinto una tappe delle sue, con arrivo complicato e pochi corridori sopravvissuti agli strappi posizionati nel finale. Incredibilmente Degenkolb ha tenuto sugli strappi ma non ha avuto la possibilità di giocarsi lo sprint. Gilbert ha tagliato il traguardo con una certa comodità, anche se ai -500 metri era completamente allo scoperto e al vento.
E’ stato calmo e ha sfoderato tutta la condizione di cui finalmente è dotato.
Alejandro Valverde è giunto in terza posizione prendendosi un piccolo abbuono, poco prima dell’arrivo Joaquin Rodriguez aveva provato a vincere lo sprint intermedio. Ormai però la palla è in mano a Alberto Contador: domani potrà giocare di rimessa e lasciar sfogare i rivali e connazionali senza dannarsi troppo. Il vantaggio è confortante, ma la salita non è da prendere sotto gamba, assolutamente.
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