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Il Tas accoglie il ricorso e estende lo stop ad Alejandro Valverde per due anni a livello mondiale. La decisione ovviamente riguarda lo scandalo dell’Operacion Puerto per la quale lo spagnolo era stato fermato soltanto sul territorio italiano. Ora la squalifica è internazionale.
La notizia arriva dal Tribunale dello Sport di Losanna che si è pronunciata a favore dell’Uci e della Wada che appoggiavano la sanzione per Valverde che finora era stato bloccato soltanto in Italia; a corollario sono state annullate anche tutte le vittorie ottenute dal primo gennaio, data in cui viene fatta partire la squalifica.
Ovviamente Valverde si difende e controbatte dicendo “E’ una decisione illegale“, fatto sta che tutti i maggiori organi mondiali hanno fatto valere il loro potere per abbattere le resistenze della federazione ciclistica spagnola che fino a oggi aveva difeso a spada tratta il corridore.
L’Unione Ciclistica Internazionale e la Wada, l’agenzia mondiale antidoping esultano, oggi come oggi Valverde risulta dunque squalificato dal 1 gennaio 2010 fino ai prossimi 24 mesi. Il Coni lo aveva già fermato sul territorio italiano nel 2009, se ne vanno così le vittorie del 2010 come il Giro del Mediterraneo, due tappe al Giro dei Paesi baschi, una tappa e la classifica finale del Giro di Romandia. Si chiude il cerchio dopo le squalifiche per la stessa vicenda che avevano colpito tra gli altri anche Ivan Basso e Michele Scarponi
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