
Si è fatto finalmente sentire il Kaiser Jan Ullrich, che dopo il suo ritiro era caduto silenzio e sembrava destinato a un veloce oblio. L’ex ciclista tedesco che aveva vinto il Tour de France 1997 si è stufato delle dichiarazioni dei suoi ex compagni di squadra alla Deutsche Telekom Rolf Aldag e Erik Zabel e ha sbottato così:
“Per continuare a lavorare hanno bisogno di confessare il loro errore” e ancora “Mi viene da ridere perche’ so che hanno parlato del mio caso comportandosi come se fossero santi. Aldag? Grazie a me ha guadagnato parecchio denaro quindi se per lui era tutto cosi’ sporco perche’ non ha mai restituito i soldi guadagnati?”. Una brutta storia, in effetti Ullrich non ha tutti i torti se lasciamo perdere da un lato comunque le sue colpe. Se invece le prendiamo in considerazione sembrano (e forse sono) le parole di un atleta che è stato travolto dalla Operacion Puerto in primissima posizione insieme a Basso, ma peggio perchè le prove contro erano maggiori e più consistenti (in numero) e provate dal test del DNA. Parole di un atleta che è consapevole che tutti i piazzamenti e le vittorie saranno ricordate meno che la traumatica e repentina uscita di scena dal panorama ciclistico mondiale
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Fonte | Corriere