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Chris Froome è il vincitore del Tour de France 2013: il britannico alias keniano bianco si è imposto nella 100esima edizione della corsa francese con un’autorità e una semplicità che possono essere solo dei grandissimi campioni oppure di altro che preferiamo non scrivere, sperando nella buona fede dell’uomo Sky che fino a tre anni fa era mister nessuno mentre ora domina in salita così come a cronometro. L’ultima tappa è andata a Marcel Kittel, il tedescone in grado di mettere in ombra nientemeno che Mark Cavendish con volate di potenza pura, partendo da lontano e senza stare troppo lì a pensarci su. Il podio si completa con il buon Nairo Quintana al secondo posto e Joaquin Purito Rodriguez al terzo.
Onore dunque a Froome che ha corso come un extraterrestre imponendo la propria legge sin da subito, sin dal primo strappo in Corsica e patendo solamente nella penultima frazione in salita, con una crisi di fame che i più maliziosi hanno pensato essere studiata a tavolino, ma che in realtà sembra sincera. Così come sembra sincera, in generale, la sua prestazione. Ma essendo stati scottati troppe volte preferiamo sospendere ogni giudizio, concentrandoci solamente sull’essenza.
Onore anche a Alberto Contador: lo spagnolo ha il coraggio di credere che il secondo posto significa il primo degli sconfitti e così ha dato tutto quello che aveva – e molto di più – andando fuori giri e perdendo persino il podio. Ma, tutto sommato, un quarto posto vale la pena di essere accettato correndo così, in barba alle tattiche e all’attesa: sempre con il coltello tra i denti nonostante la manifesta inferiorità, un vero lottatore. Bravissimo Quintana: il più forte in salita alla fine, anche se il più forte di tutti è stato Froome, riuscirà a colorare di giallo la maglia bianca?
Bravo Purito che ha conquistato il podio senza vincere e senza convincere troppo. Complimenti anche a Kreuziger, che si è spremuto come non mai per Contador e qualche volta l’ha pure atteso.
Forse il miglior grande Giro della sua carriera, pur non avendolo corso da capitano. Applausi scroscianti per i francesi che saranno anche… francesi, ma uno spettacolo di pubblico e di idee curiose così davvero si trova solo al Tour.
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