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Oggi ho percorso gli ultimi 50 km della Embrun – Prato Nevoso, prima tappa italiana del Tour de France 2008. E’ stata una giornata davvero intensa e per niente facile. La tappa è andata a Simons Gerrans che era andato in fuga con alcuni altri corridori fuori classifica al decimo km. Nuova maglia gialla è Frank Schleck!
E’ stato un bel finale di tappa, almeno in diretta in bici. il colle di terza categoria posto a circa 25 km dall’arrivo era un dente acuminato non proprio dolce, ma si saliva bene, nonostante qualche impennata al 12%. Discesa veloce e per niente tecnica, ho toccato gli 80 km/h grazie alla curve molto larghe e falso piano in leggerissima discesa che permetteva di tener la velocità sempre superiore ai 50 km/h. All’imbocco della salita finale mi son subito reso conto della quantità pazzesca di gente presente all’arrivo: migliaia e migliaia di bici di ogni forma e colore, tandem, bici con il porta-bambino, bici da corsa e mtb. Sorprendente la presenza di molti norvegesi forse richiamati anche dalle vittorie di Arvesen e Hushovd. La salita finale era abbastanza regolare, non eccessivamente impegnativa ma neppure una passeggiata.
Come al solito si è dovuto fare molta attenzione alle auto delle forze dell’ordine ma soprattutto alle moto che sfrecciavano a velocità folle per poi fermarsi due tornanti dopo a chiaccherare mah! Subissata di fischi un auto blu che piomba a folle velocità sulla strada popolata da ciclisti e pedoni, arriva a una velocità incommensurabile sfiorando bambini e tifosi. Sopra c’è Mercedes Bresso. Mancano ancora 5 ore all’arrivo dei corridori, era proprio necessaria tanta fretta?!
Ma torniamo alla gara: fuga da lontano conclusa all’arrivo con l’australiano 28ene Gerrans che ha la meglio su Egoi Martinez, Danny Pate e Jose Luis Arrieta. Il gruppone lascia fare sull’impegnativo Colle dell’Agnello nella cui discesa cade drammaticamente l’ex vincitore del Tour Oscar Pereiro: botta al guard rail e volo di 5 metri nella scarpata e poi ritorna in strada. Per lui clavicola e forse femore fratturati, poveraccio.
Si ritira Mark Cavendish, Cunego e Nibali cadono in una rotonda, arriveranno staccati, ma meglio il giovanissimo siciliano. I migliori si danno una lotta scatenata con Andy Schleck che lavora duro per il fratello e fa allunghi concreti, Menchov scatta e cade in salita! Tutta causa dell’asfalto scivoloso.
Scatta più volte anche Bernhard Kohl, la vera sorpresa del Tour, ma l’allungo decisivo è proprio dell’austriaco con Sastre, Valverde e Menchov. Quest’ultimo si stacca verso l’arrivo. Kohl è il migliore di tutti al traguardo con a ruota Sastre; Evans non è per niente brillante e perde contatto proprio verso la fine cedendo la maglia al coampione lussemburghese. Ora la classifica è cortissima con Evans e Kohl a pochi secondi, otto. Meno di 50 secondi per i primi sei. Bellissimo finale di Tour.
Come bellissimo è il colpo d’occhio mentre si scende a valle con migliaia e migliaia di bici in parata sotto la pioggia.
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