
Davide Rebellin rompe il silenzio tornando a parlare in un’intervista pubblica concessa alla Gazzetta dello Sport. Il succo delle sue parole è “Non ho mai assunto Cera, ci sono troppi misteri in questa vicenda”. La battaglia ormai legale si sposta al Tas.
Rebellin era stato trovato positivo in occasione del secondo posto alle Olimpiadi 2008 di Pechino, al termine della gara in linea vinta da Sanchez. “Ma il test positivo era datato 5 e non 9 agosto – racconta Davide- Nei verbali del Cio che sono stati consegnati durante l’istruttoria si parla di campioni prelevati in data non precisata”.
Inoltre ci sono incongruenze nel numero di campioni prelevati e emergono difficoltà da parte dei cinesi a svolgere il controllo. Non è chiaro chi ha aperto i campioni (si dice tre volte), la prima volta ad Agosto risultarono tra l’altro negativi, insomma hanno fatto casino ma questo non vale certo una prova. E ora? La palla pasa al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, ma anche di questa vicenda se ne hanno piene le tasche. Tuttavia ultimamente casi giudiziari celebri in Italia hanno subito clamorosi ribaltoni, gli sviluppi sono imprevedibili.
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Fonte | Gazzetta