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Sarà un Mondiale di Cross che si ricorderà a lungo quello del 2012 e i motivi sono due. Nella prova maschile si è visto un dominio assoluto, incontrovertibile del Belgio con sette corridori nelle prime sette posizioni per una superiorità mai vista prima nel mondo delle due ruote. Ma si ricorderà anche per la leggendaria gara di Marianne Vos: l’olandese attacca subito e porta a termine una commovente fuga sprigionando tutta la potenza e la voglia di rivalsa dopo l’indigestione di secondi posti nei Mondiali su strada; per lei non esistono rivali nel cross, è il quinto trionfo iridato e il sedicesimo in totale. Qui sopra, un’immagine del suo arrivo.
Sono stati dei Mondiali incredibili quelli di Koksijde in Belgio, soprattutto per i padroni di casa che hanno esultato non soltanto per il primo posto del 25enne Niels Albert (Bkcp-Powerplus) che è andato in fuga dopo appena 5 minuti dalla partenza, ma anche per la medaglia d’argento di Rob Peters, il terzo posto di Kevin Pauwels e via fino a Sven Nys per sette su sette.
Una gioia incontenibile per i 60.000 spettatori che hanno popolato il circuito come un grande stadio e hanno sospinto gli idoli di casa contro uno dei favoriti della vigilia ossia il rappresentante della Repubblica Ceca, Zdenek Stybar, bicampione uscente. Prova opaca per uno spento Enrico Franzoi, 28esimo a ben due giri di distacco dal vincitore, ma le pretese non erano certo alte per lei.
Ma è stata la gara femminile forse la più intensa d’emozioni visto che per la 16esima volta, si lo ripetiamo perché merita: “La 16esima volta“, l’olandese Marianne Vos ha vestito la maglia iridata (tra cross, strada e pista). E contare che ha solo 24 anni e che su strada è arrivata cinque volte seconda negli ultimi cinque anni, quattro volte dietro un’italiana. La sua fuga è stata infinita, partita dopo appena tre minuti e mezzo di gara e conclusa solamente sul traguardo.
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