http://www.suipedali.it/articolo/middelburg-l-equilibrio-sottile-nella-terra-del-mare/2201/

Zeeland è la provincia olandese rubata al mare con abnormi opere pubbliche: basta fare un buco nel giardino di casa o spolverare i campi coltivati per scoprire la sabbia. Paradossalmente, in un micromondo così artificiale la natura domina incontrastata, brulla e imponente. Quasi come a ricordare in ogni istante che tutto il posticcio balla sulla voragine.
Guidare da un’isola all’altra fino a Middelburg è un’esperienza toccante, tra spiagge popolate da otarie, mastodontici pistoni idraulici che sorreggono le paratie e cavalli che giocano a uno-due-tre-stella nei campi.
Zeeland significa Terra del Mare, in italiano si traduce con Zelanda. Ieri sera i corridori e la truppa del Giro hanno lasciato l’Olanda e la fantastica provincia per volare (o giudare…) fino in Italia sfruttando il giorno di riposo – oggi – per recuperare dalla stanchezza di una tappa funestata da numerose cadute e colpi di scena.
Anche oggi l’affetto della gente è stato encomiabile, dagli armadi si è tirato fuori qualsiasi capo vagamente rosa si possedesse, andava bene anche il lilla e il viola. In Zelanda gli abitanti sono meno smilzi e più sorridenti rispetto alle città (Utrecht e Amsterdam), per strada si incontravano animali evidentemente poco abituati alla presenza dell’uomo: un fagiano su un marciapiede (qui gli avrebbero sparato in un nanosecondo), decine di lepri color cioccolato a rincorrersi nelle sponde dei canali, grasse otarie a prendere il sole e poi gli anatroccoli.
Per fortuna la Focus ha una buona frenata perché la famiglia di anatroccoli stava placidamente attraversando la strada in fila indiana. Brutto spavento ma nessun ferito. Domani appuntamento a Cuneo per la crono-squadre da Savigliano, si prospettano grandi velocità, buoni distacchi e ottimi buffet.
Scrivo solo ora visto che ieri sera non ho potuto aggiornare il diario del Giro “dietro le quinte” per via del maxi-trasferimento diretto Middleburg-Torino di 11 simpatiche ore con arrivo alle 4.30 di mattina.
Una tirata senza fiato per fortuna corsa con la giusta compagnia, la più affidabile. Ah la foto qui sopra è della sala stampa in stile harrypottiano…
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