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Lance Armstrong e il doping: la prima puntata dell’intervista a Oprah è agghiacciante. Quando Armstrong risponde a domande secche con risposte altrettanto dirette e terribili ha la stessa non-espressione di quando scalava le montagne facendosi gioco dei grimpeur, senza una goccia di sudore, senza emozioni. Lo chiamavano l’extraterrestre ed è rimasto tale. Tradisce qualche insicurezza solo mordicchiandosi le labbra di tanto in tanto. Per il resto risponde piuttosto tranquillamente, come se fosse al banco dei salumi. “Hai preso Epo?”, “Sì, in tutti e sette i Tour de France”. “Hai fatto trasfusioni?”, “Sì”, “Hai preso testosterone?”, “Sì, ed era stato trovato in un test nel 1999, ma abbiamo retrodatato una ricetta medica”. E poi si scusa, con tutti. Ma sono parole ancora più viscide delle confessioni.
La prima con cui si scusa è Emma O’Reilly, la massaggiatrice che aveva denunciato il fatto del cortisone. Poi si scusa con il compagno di squadra delle prime vittorie, Andreu, per avergli reso la vita difficile. Arriva persino a definire il dottor Ferrari “Una brava persona, intelligente”. Insomma ritratta tutto ciò che ha azzannato senza pietà da più di un decennio a questa parte. Non è pentito, affatto, sembra quasi che non si renda conto di ciò che ha fatto: “Per me prendere il doping, e l’ho preso sia prima sia dopo il cancro tranne che dopo il mio ritorno nel 2009, era qualcosa di normale come gonfiare i tubolari o riempire le borracce”. Insomma, la storia di uno che è nato dentro un sistema malato e dunque non l’ha mai visto come un qualcosa di sbagliato: “Su 200 corridori nei miei Tour forse solo cinque o sei erano puliti, ho controllato il significato della parola Cheat sul vocabolario. Vuol dire avvantaggiarsi sugli altri, ma non era il mio caso perché tutti si dopavano”. Be’, in realtà era una guerra a chi aveva il farmaco più performante, nel caso, e lui sembrava aver trovato il mix giusto. Poi parla del presente: “Ora non è più così perché c’è il passaporto biologico e ci sono i controlli fuorigara”. Sarà un caso che le tappe sono più monotone e che ogni volta che qualcuno scatta poi se non riesce nell’attacco va in crisi? E che corridori che un giorno sono fenomeni il giorno dopo sono… stanchi? Infine, l’ultima raccapricciante frase: “Passerò la vita a scusarmi”, no caro Armstrong, non hai proprio niente di cui scusarti perché nessuno vorrà più sentire le tue fetide parole.
Intervista a Lance Armstrong, la vigilia
Lance Armstrong ha confessato l’uso di doping durante l’attesissima intervista a Oprah Winfrey che andrà in onda in TV sul canale della società della presentatrice – OWN TV – nella notte italiana tra il 17 e il 18 gennaio prossimo. Non ci sono ancora le parole ufficiali né video, ma secondo le prime indiscrezioni Armstrong avrebbe confessato di aver assunto farmaci per curarsi dal tumore – che migliorano prestazioni sportive – e di aver continuato a prenderli anche una volta debellato il male. Insomma, si tratterebbe di una mezza confessione, una sorta di giustificazione ingiustificabile. Quali sono le prime voci che arrivano dagli USA a proposito dell’attesissimo intervento, il primo in cui Lance rivela qualcosa?
Potremmo essere davvero a una svolta del caso Lance Armstrong: il texano ha infatti organizzato un’intervista esclusiva in diretta TV e Streaming sul web con Oprah Winfrey il prossimo 17 gennaio ossia tra una settimana esatta. L’ormai ex-padrone del Tour de France, che ha perso tutti e sette i titoli conquistati consecutivamente, sarà infatti l’ospite di rilievo della puntata di uno degli show più seguiti dell’intero continente americano.
Come ben noto, Lance ha ormai perso tutte le vittorie conquistate dal 1999 a oggi dunque appunto i Tour, ma anche la medaglia di bronzo a cronometro alle Olimpiadi di Sidney del 2000. Cosa dirà a Oprah? C’è chi punta su una confessione – finalmente – di quella che è stata già definita come la più grande truffa sportiva di sempre, un doping sistematico e ragionato che ha portato non solo Lance, ma in generale tutta la squadra (con i vari nomi degli sponsor susseguiti di anno in anno) a ricorrere in modo quasi scientifico agli aiuti illeciti. Appuntamento dunque il 17 gennaio prossimo sul canale Own (Oprah Winfrey Network) e in diretta streaming sul sito oprah.com alle 3 di notte di quello che sarà già il 18 gennaio in Italia.
Su Twitter, Oprah ha scritto “Just wrapped up with @lancearmstrong More than 2 1/2 hours. He came READY!” affermando così che il texano ha risposto prontamente a tutte le risposte per due ore e mezza di intervista che saranno montate e ridotte a 90 minuti. Secondo le prime voci, Armstrong sarebbe scoppiato in lacrime scusandosi pubblicamente con lo staff dell’associazione benefica da lui fondata, la Livestrong, che se prima era usata per “coprire” le malefatte con iniziative lodevoli, continuerà ora a supportare l’immagine dell’ex-ciclista. Cosa succederà ora? Prima sarebbe il caso di ascoltare l’intervista perché non sarebbe sorprendente scoprire che in realtà la confessione non ci sia mai stata (quantomeno in modo esplicito). Di sicuro Lance proverà a mondarsi e a recuperare ciò che ormai è chiaramente irrecuperabile. La dignità, infatti, l’ha già persa tanto tempo fa.
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