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Ivan Basso è caduto ieri alla Parigi Nizza insieme al compagno di squadra Longo Borghini. Per fortuna i due corridori della Liquigas Cannondale – subito portati in ospedale dopo la fine della seconda tappa – non hanno subito fratture o danni gravi, ma solo escoriazioni e contusioni. Un sospiro di sollievo per il team italiano che ha subito pensato all’anno scorso, alla caduta rovinosa giù dall’Etna. Per la cronaca, la tappa è stata poi vinta da Tom Boonen, che con la volata i Orléans ha raggiunto i 100 successi in carriera.
Non era partito il vincitore del Giro delle Fiandre 2011, Nick Nuyens, che era caduto in modo abbastanza pesante ferendosi all’anca, ma anche lui senza gravi conseguenze. La caduta dei due corridori Liquigas Cannondale (e di altri), invece, è avvenuta a causa del vento che ha caratterizzato tutta la frazione di ieri e che ha portato il peloton a fratturarsi in tre tronconi. Il momento dello spezzettamento del gruppone è avvenuto ovviamente in prossimità del rifornimento, che mai come in questi casi è origine di disordine e di attacchi tattici.
Attenti e reattivi, nel primo gruppo sono rimasti Levi Leipheimer, Alejandro Valverde e Bradley Wiggins che a fine tappa ha vestito la maglia gialla di leader sfilandola a Gustav Larsson, che è rimasto indietro. Ivan Basso è giunto al traguardo con 10’58″ con il terzo gruppo mentre Damiano Cunego ha galleggiato in mezzo, penalizzato da una foratura e ha perso 2’29″.
La tappa è andata al “centesimo” Tom Boonen. La Mantes la Jolie – Orléans di 185 km sarà infatti ricordata come la vittoria numero 100 dell’atleta della Omega-Quick Step, che a 31 anni entra in un Olimpo piuttosto ristretto, quello con tutti i ciclisti andati in tripla cifra.
Il nostro Francesco Gavazzi ha terminato al quinto posto, mentre il podio è stato completato da Degenkolb e Rojas.
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