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Il Giro d’Italia 2013 sta per partire ed è il momento di fare il punto sulle salite e sulle loro altimetrie, pendenze medie e massime: quali sono le erte più complicate da affrontare da Napoli a Brescia da sabato 4 maggio a domenica 26 maggio? Nella fotogallery vi proponiamo le altimetrie di tutte, ma proprio tutte le salite del Giro come raccontate sul libro bibbia guida Garibaldi. Dopo il salto, invece, isoliamo le salite più importanti ossia quelle di prima categoria che verosimilmente decideranno non soltanto la classifica del Gran Premio della Montagna, ma anche la classifica generale della corsa rosa (ecco percorso e tappe ufficiali).
La Croce Ferrata a 907 metri sul livello del mare è la prima salita che si affronta, in occasione della terza tappa, è di seconda categoria con un breve tratto al 10%. Si prosegue con la salita di Chieti alla settima tappa di terza categoria con uno strappo al 16 e poi al 19%. La salita di Vallombrosa è la prima di prima categoria, alla nona tappa con 8,9 chilometri abbastanza impegnativi con punta al 12 per cento verso la metà. Passo Cason di Lanza (10ma tappa) è decisamente più ostica con 14,4km con lunghissimi tratti sempre costantemente oltre il 10% (punta di 16%), ma con una discesa molto breve a metà. Qui sotto abbiamo il primo arrivo in salita veramente tosto con l’Altopiano del Montasio che arriva al termine di una lunga salita di 21,9km superando in sequenza Plan della Sega e Sella Nevea, con una pendenza massima del 20%.

Il Sestriere è una salita di seconda categoria più che nota, lunga più di 16km ma pedalabile con solo un breve tratto al 10%. Molto, molto più interessante l’arrivo dello Jafferau sopra Bardonecchia: lungo 7,2km, veleggia sempre intorno al 10%.

Si affronterà due volte alla 15esima e alla 16esima tappa il Col Du Mont Cenis alias Moncenisio prima per andare e poi per tornare dalla Francia: è lungo oltre 25km ma pedalabile e soprattutto piazzato in posizioni non fondamentali per la classifica quanto per le fughe.

Che charme il Col du Galibier! La salita mitica del Tour de France sarà teatro d’arrivo della 15esima tappa con partenza da Cesana Torinese. Si affronterà prima il Col du Telegraphe, che scalderà le gambe e poi – dopo una veloce discesa verso Valloire (sede del riposo del giorno dopo) la salita verso la vetta dopo 34 km e con un finale molto impegnativo.

La salita di Andrate è di 3a categoria con uno strappo al 13% e pendenza media intorno all’8%, ideale trampolino verso Ivrea. Infine le salite mitiche. Iniziamo con il Passo di Gavia lungo 23.3 chilometri con pendenza massima del 16%

Proseguiamo con il Passo dello Stelvio lungo 21,7km e affrontato da Bormio, con i suoi tanti tornanti e la pendenza costante per arrivare ai 2758m slm.

Ed ecco la salita di Val Martello – Martelltal di prima categoria lungo 22,3 km con finale difficile a oltre il 14% di punta.

Il Passo Costalunga (KarerPass) è lungo 25,3 km con pendenza massima dell’11%, è seguito dal San Pellegrino di seconda categoria duro all’inizio poi più morbido per arrivare a Passo Giau con la sua parte dopo Selva di Cadore che non perdona, praticamente sempre oltre il 9% con punte del 14%.

Infine, le mitiche Tre Cime di Lavaredo.
21,7km con la salita sì dura ma non impossibile verso Passo Tre Croci, poi il trasferimento in quota verso l’erta di Misurina Col Sant’Angelo con un tratto al 18% e infine l’arrivo alle Cime con 4km all’11.3% di pendenza media e 18% di massima.

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