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Sembrava fosse un arrivo troppo poco in salita per Domenico Pozzovivo, quello di Lago Laceno valevole per l’ottava tappa del Giro d’Italia 2012. Invece il folletto della Colnago non si è fermato davanti ai quattro chilometri pianeggianti finali della frazione partita da Sulmona. E’ scattato ai -6km dal traguardo e non si è più voltato: conosce a memoria queste strade e sembrava sicuro sin da subito di non ripetere l’errore di Marco Pantani nel 1998 che qui scattò e poi si lasciò riprendere e superare da Zuelle nel pianoro prima del traguardo. Così è stato, il piccolo grande scalatore di Policoro ha confermato di essere probabilmente il più pimpante in salita e di possedere una condizione così buona da poter mantenere il vantaggio anche in un terreno non così congengiale. Seconda piazza per Beñat Intxausti Elorriaga e terza per Joaquin Rodriguez. Rimane in maglia rosa il canadese Ryder Hesjedal.
Sembra un bambino invece è già un corridore trentenne, maturo e solido abbastanza da provare un’azione molto coraggiosa. L’arrivo di Lago Laceno non era propriamente da scalatori puri perché il primo tratto di salita non era così pendente per fare la differenza e, soprattutto, il traguardo era piazzato dopo circa 4 km di pianura. Roba da bloccare scalatori puri, almeno sulla carta. Già, perché uno scalatore puro come Pozzovivo non si è lasciato spaventare e ha piazzato l’attacco vincente, mantenendo un passo straordinario sul piano. D’altra parte, aveva già stupito a Herning nella cronometro iniziale del Giro d’Italia 2012.
Passando al computo dei secondi, al termine dei 229 chilometri con partenza da Sulmona e arrivo a Lago Laceno con i due Gran premi della montagna di Valico di Macerone (categoria 4, media pendenza 7%) e Colle Molella (2,6%), al secondo posto si è piazzato dunque Beñat Intxausti Elorriaga con un ritardo di 23 secondi rispetto al vincitore e dunque il gruppo dei migliori con lo spagnolo Joaquin Rodriguez che regola i compagni allo sprint e si assicura anche gli 8 preziosi secondi di abbuono che di certo male non faranno.
Stamattina non era partito Daniele Bennati della Radioshack Nissan che dopo un brillante terzo posto nella volata di Mark Cavendish a Fano è stato sconfitto dall’influenza.
E ora una tappa facile facile e adattissima alle fughe dei fuoriclassifica come quella con arrivo a Frosinone e l’interessantissima frazione con arrivo ad Assisi sullo strappo che potrebbe premiare ancora una volta un uomo di classifica. Magari ancora Domenico Pozzovivo, un nano traboccante di talento, un bravo ragazzo che suona il piano, è laureato in economia e appassionato di meterologia.
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