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Cadel Evans oggi ha imbrattato volentieri la sua bella casacca da campione del mondo di fango. Vince la settima drammatica tappa e dimostra di essere il più forte in salita. La maglia rosa ritorna ad Alexandre Vinokourov, terzo oggi, e solido come sempre. Nibali è fatto fuori da una caduta poi è frenato dalla presenza ingombrante di Basso e arriva a 2′.
Grandissimo Damiano Cunego che è scattato più volte e alla fine strappa un secondo confortante posto, ma il migliore di tutti oggi è stato senza dubbio Michele Scarponi: cade e tutto solo recupera praticamente un minuto ai migliori, alla fine è miracolosamente nono. Poteva giocarsi la vittoria. E domani si sale al Terminillo.
Era la Carrara – Montalcino, settima tappa del Giro d’Italia 2010 che ha letteralmente devastato il gruppo. Non solo nella classifica ma anche nel fisico: cadute, fango negli occhi, sulle braccia e anche in gola. Sarebbe stata una frazione difficile col sole, oggi con freddo e pioggia è diventato un inferno.
Ecco la cronaca della tappa in diretta da Montalcino.
La maglia rosa Nibali cade a due km prima del primo tratto di sterrato mentre la velocità era di 90km/h, insieme ai compagni Agnoli (maglia bianca) e Vanotti. Il momento peggiore infatti oltre al dolore per l’urto c’è anche la frustrazione per aver perso il gruppo proprio all’imbocco della prima difficoltà.
Al traguardo volante scoppia la corsa con Garzelli con Vinokourov che seguono Gerdemann. Nibali passa con già 1’20 di ritardo, poco più avanti tutti i migliori con 43″. Ai -30km il distacco della maglia rosa è di 1’13″, Garzo e Vino hanno ora 12 secondi sugli altri pretendenti alla classifica finale. All’ingresso del seguente tratto sterrato il distacco di Nibali sale di venti secondi così il siciliano si porta direttamente in testa al proprio plotoncino
Davanti è solitario Linus Gerdemann della Milram: il tedesco (che è stato anche maglia gialla al Tour) è interamente ricoperto di fango, ma viene raggiunto dopo poco e si riforma il quartetto originale. Durano poco, la situazione ai -20 è complicata: davanti c’è Cunego, ma non Basso che scivola addirittura a un minuto e mezzo insieme a Nibali. Ecco anche Scarponi con la maglia rosa, Sastre è disperso.
Scatta Damiano Cunego! Il veronese aveva promesso che si sarebbe dato una mossa e dopo esser rientrato sul gruppo di testa anticipa l’ultimo tratto di sterrato partendo prima della discesa. Dietro Nibali rimane da solo, mentre Damiano è raggiunto da Gerdemann. Ricompare Sastre in mezzo alle ammiraglie, grazie a un compagno di squadra rientra sulla maglia rosa, i primi sono a 1’40″
Ed ecco lo scatto di Vinokourov proprio prima del tratto più duro, alla sua ruota c’è Cadel Evans che sfrutta l’esperienza accumulata con la mountain. Nibali è già dietro di 1’39″. E meno male che doveva essere una tappa non per uomini di classifica… Tappa bellissima nella sua drammaticità, i corridori faticano non solo a stare sulla bici ma anche a vedere. Corre voce di una protesta all’arrivo. Intanto Cunego si porta dietro Garzelli e Pinotti fin sui fuggitivi.
Più indietro Sastre perde la ruota di Nibali. Scarponi è più avanti recuperando forte, peccato per la caduta che lo ha estromesso dalla lotta di testa..
Michele Scarponi viaggia con 1′ di distacco dai primi, Nibali si porta dietro Basso, superano un Pozzato spento. Ai meno dieci chilometri Basso-Nibali hanno 1’26″. Davanti Vino e Cadel scappano nuovamente, sono loro i più forti oggi. Arroyo si riporta sui battistrada. Nibali potrebbe guadagnare qualcosa ma deve aspettare Basso che in discesa è abbastanza disastroso, così perdono nuovamente venti secondi. Scarponi sta per raggiungere Cioni, forse oggi poteva stare con i primissimi.
Cunego e Pinotti si riportano sui corridori in testa, ma Vinokourov dà un’ennesima frustata, ma Evans e Cunego si riaccodano. Nibali ha 1’48″. Cunego attacca per primo, ma viene raggiunto, sul pavet guida Evans, lancia la volata e nessuno lo supera. Secondo Cunego, terzo Vinokourov, quarto Pinotti e quinto Arroyo (poi Garzelli, Gadret e Scarponi). Due minuti di ritardo per Nibali e Basso, la maglia rosa torna a Alexandre Vinokourov. Carlos Sastre arriva a oltre cinque minuti.
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