Giro d’Italia 2010 11a tappa – fuga bidone a L’Aquila, vince Petrov, Richi Porte in rosa

Giro d’Italia L’Aquila

Giro d’Italia 2010 11a tappa Lucera / L’Aquila – Dopo tante tappe in cui la fuga arriva ecco il patatrac: il Giro aveva promesso spettacolo per onorare l’Abruzzo ferito dal terremoto, ma chi si sarebbe mai aspettato il ribaltone generale? Fuga bidone di 56 corridori e Sastre che ritorna prepotentemente in corsa per la vittoria finale.

Vince Evgeni Petrov (Katusha), seconda piazza per il nostro Dario Cataldo, terzo appunto Carlos Sastre, ma la maglia rosa va sulle piccole spalle del giovane Richi Porte: il folletto della Tasmania – e diciamolo a sto punto, pure un po’ diavolo – era leader della classifica giovani, colora il bianco di rosa.

Nell’ultima discesa Linus Gerdemann (Milram) va valere il suo coraggio e la sua abilità di guida sul bagnato, si avvantaggia e porta dietro Bakelandts, ma il giovane dell’Omega finisce lungo e cade a terra in un tornante insidioso. Linus sembra lanciato verso la vittoria ma gli rinviene a doppia velocità Evgeni Petrov della Katusha che va a vincere solitario.

Dietro sprinta Dario Cataldo – un po’ stanco per la fuga di ieri – terzo Carlos Sastre che riesce nel trappolone per, in un sol colpo, recuperare i minuti persi per le cadute e la disattenzione e mettere un buon gruzzolo tra sé e i favoriti. Quarto un altro elemento pericoloso: Bradley Wiggins, quinto Efimim, sesto Gerdeman, settimo Pineau e ottavo il terzo in classifica Arroyo

Ecco che arriva il gruppo dell’ormai ex Maglia Rosa Alexandre Vinokourov e degli altri favoriti. Il ritardo è pesante: 12’42″

In aggiornamento…

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Paolo 19 maggio 2010 18:14

Ragazzi che tappa strana…mai avevo visto una cosa del genere…56 corridori lasciati andare in fuga con beneplacito dei Capitani…ora si fa dura x tutti, e visti che i valori in campo sono abbastanza livellati sarà dura recuperare tutto questo terreno…nessuno però pare preoccupato, tutti a fare spallucce: da Nibali (che è forte ma pare non avere rabbia agonistica,e senza quella non si va lontano) a Gerzelli, a Scarponi, a Cunego…gli unici incazzati erano Basso, Vino e Evans che puntano realmente al giro e hanno capito che ora sarà un bel casino…inconcepibile la condotta della liguigas, la squadra italiana più forte è guidata da dei principianti, le loro tattiche semprano peggio di quelle della ferrari quanto piove nei G.P.!!!…basso pareva incazzato forte e penso si farà sentire…1 cosa giusta almeno la fa…

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Roberto 20 maggio 2010 09:10

Sarà dura per tutti i big recuperare 8 10 minuti ad Arroyo che in salita non è l’ultimo arrivato. Farà fatica anche Sastre che molto più vicino degli altri ma resta comunque a5/6 minuti da Arroyo

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Paolo 20 maggio 2010 10:48

Già…penso che il pù pericoloso sia proprio lui, Arroyo…è esperto, sa dosare le forze e lo sforzo…è un buon scalatore con un enorme vantaggio x il ciclismo di oggi…comunque ripeto che questo gioverà allo spettacolo perchè bisognerà attaccare già dal Monte Grappa x guadagnare minuti importanti…una cosa è certa: chi ha paura di perdere questo non lo vincerà mai!!! Bisognerà rischiare e anche molto x portarselo a casa!!!
P.S. Visto che il Birillo non ha mai rischiato in vita sua, sarà dura che lo vinca…e qst mi rende felice!!!

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