Simon Gerrans della Cervelo arriva tutto solo sul traguardo della quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2009 del Centenario, 172 km con partenza da Campi Bisenzio (Prato) e arrivo sullo strappo (vedi gallery) del San Luca a Bologna. Nessun distacco degno di nota del gruppo maglia rosa, Leipheimer e Basso perdono 3 secondi, piccola crisi per Simoni
La tappa è stata caratterizzata da cinque gran premi della montagna: Passo della Collina (2a categoria) al 40,4 km fino a 777 m slm, poi Valico di Mediano (2a categoria), dopo 77 km fino a 898 metri d’altezzo, quindi il Valico di Tolé, dopo 117 km fino a 747 metri d’altezza,la terza categoria del Mongardino al 149esimo km a 352 metri d’altezza per terminare sul San Luca dopo 172 km di corsa a 274 metri d’altezza.
Una fuga di 14 uomini tra cui Visconti, Grivko e Kirjienka ha scosso quasi tutti i 172 km di gara; il vantaggio aveva raggiunto i 5 minuti a quasi 50 km dall’arrivo. Davanti al peloton solo la LPR ha mantenuto il vantaggio “sotto controllo” poi il il distacco è gradualmente scemato fino a circa un minuto e mezzo sul Mongardino. Ma le altre squadre non collaborano per non lanciare Di Luca verso una nuova vittoria e così il distacco risale sfiorando i 2 minuti ai meno 10 km circa.
I fuggitivi entrano a Bologna con in dote più di due minuti da amministrare, è fatta? Dietro finalmente si muovono anche gli altri team con Saxo, Liquigas e Acqua e Sapone, ma potrebbe essere troppo tardi. Ai -4km prova a scappare il cronoman Grivko, mentre il gruppo ha ancora da recuperare 1’35″
Grivko attacca il San Luca addirittura con il 53 poi si pianta, viene passato da Rubens Bertogliati con il keniano Froom mentre il gruppo è ai -2 km con un minuto di ritardo; rimane da solo Gerrans e la sua azione è decisa. Tutti i favoriti sono affiancati in testa al gruppo inseguitore, è un arrivo davvero appassionante. Ci prova Masciarelli, mentre Froom scoppia definitivamente. Alla curva delle Orfanelle scappa Tiralongo.
Simon Gerrans della Cervelo ha però troppo vantaggio per essere ripreso, arriva tutto solo.
L’anno scorso aveva vinto a Prato Nevoso al Tour de France. Secondo è Bertogliati, terzo Gavazzi, quarto Petrov e quinto Deignan. La volata degli inseguitori vede nell’ordine: Pellizotti, Di Luca, Garzelli, Menchov e Sastre. Piccolo distacco per Basso e Leipheimer mentre Simoni arriva decisamente staccato dai migliori (a 39″)
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