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Carlos Sastre (foto, gazzetta.it) vince la sedicesima tappa del Giro d’Italia 2009 del Centenario con una straordinaria azione sull’ultima salita del Monte Petrano. E’ la dimostrazione di quanto fossero fondati i timori di Di Luca sullo spagnolo che parla poco ma pedala forte. Basso, Di Luca e Menchov arrivano insieme. Crolla Leipheimer
Una fuga di 18 uomini anima la tappa nelle prime fasi: troviamo tra gli altri Cunego, Popovych e Scarponi che aveva già vinto a Mayhrofen. Guadagnano molto, anche più di 5 minuti, ma il gruppo amministra per poi scatenare la bagarre sull’ultima salita, il Monte Petrano che è sede d’arrivo. Ed è qui che il Giro del Centenario vede lo spettacolo più bello
La salita di Monte Petrano infuoca la tappa e entusiasma davvero tutti. Il protagonista assoluto è proprio lui Carlos Sastre, un corridore vero e concreto che non fa mai niente di esagerato né di improvvisato. Lascia sfogare prima Basso poi Di Luca infine piazza due scatti tremendi e guadagna terreno su tutti. Riesce a seguirlo solo Ivan Basso con qualche difficoltà.
La pedalata dello spagnolo è bellissima, recupera un Damiano Cunego senza energie e si lancia all’inseguimento del fuggitivo Popovych. Dietro c’è un’altra bellissima sfida tra la maglia ciclamino Di Luca e la maglia rosa Menchov: Di Luca le prova tutte ma c’è come l’impressione che Denis si limiti a controllarlo, forse avrebbe persino potuto seguire Sastre.
E Leipheimer? Crolla letteralmente! Già a inizio salita si stacca e per fortuna che Armstrong lo aspetta e lo scorta. A proposito di uomini Astana, ce la farà Popovych? Ai meno 2.8 km ha solo un minuto da un arrembante Sastre.
Basso galleggia a metà strada e Di Luca + Menchov recuperano a vista d’occhio. Sastre si mangia Popovych in un sol boccone, passa ai 2 km dal traguardo con un vantaggio di 26″ su Basso e di 35″ circa su Di Luca e Menchov.
Ivan Basso viene raggiunto all’ultimo km e finisce quarto, viene preceduto da Di Luca e da un Menchov fantastico che si va a prendere l’abbuono del secondo posto con una volata di potenza. Di Luca si rassegnerà? Sembra impossibile staccare il russo che gli scatta in faccia sul suo terreno prediletto. Carlos Sastre guadagna una manciata di secondi e risale al terzo posto (a 2’19″) della classifica, grande spettacolo dal vincitore del Tour 2008. Levi Leipheimer perde 2’52″, Danilo Di Luca è ora a 39 secondi da Menchov, Pellizotti è a 3’08″, Basso a 3’19″.
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