Danilo Di Luca sarebbe stato licenziato dalla LPR, almeno così dice il sito di Tuttobici. La decisione era obbligata dopo la notizia della positività alla Cera riscontrata dal corridore abruzzese allo scorso Giro d’Italia
La Lpr Freni Farnese Vini ha così deciso di decapitarsi privandosi dello scomodo corridore appena confermato positivo anche alle controanalisi del laboratorio Chatenay-Malabry (Francia): una decisione giusta e condivisibile, visto che la non-negatività è da considerarsi un danno vero e proprio all’azienda stessa.
E ora a distanza di due mesi e mezzo vengono alla memoria tutte le dichiarazioni di Di Luca alle conferenze stampa del Giro quando in maglia rosa auspicava un ritocco del contratto e la garanzia di poter correre tutte le classiche e i grandi giri, una sorta di ultimatum alla LPR. Ora è appiedato, ma tra massimo un anno troverà subito una nuova squadra pronta ad accoglierlo a braccia aperte con un lauto assegno
190