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Denis Menchov vince il Giro d’Italia 2009 del Centenario con un finale da brividi: cade poco dopo lo striscione dell’ultimo km! Ma il vantaggio accumulato era troppo ampio. E’ stato un finale emozionante davvero incerto fino all’ultimo metro. Danilo Di Luca le ha provate tutte, ma il russo si è dimostrato solido e concentrato dalla prima all’ultima frazione di questo Giro d’Italia. L’ultima tappa va al lituano Konovalovas
La gara è stata caratterizzata dalle avverse condizioni meteo, la prima parte dei corridori ha trovato una condizione perfetta con asfalto e soprattutto sanpietrini asciutti: Ignatas Konovalovas ha segnato un ottimo tempo finale di 18:42 che è apparso da subito davvero difficile da battere. Per tutti? Non per Wiggins.
L’olimpionico su pista Bradley Wiggins aveva il miglior intertempo ma ha trovato per strada la nuvoletta di Fantozzi che l’ha frenato notevolmente. Alla fine è staccato di un solo secondo, che sfortuna! Tutti i corridori partiti dopo Wiggins hanno condotto una cronometro di grande attenzione e tranquillità. L’unico che ha rischiato è stato Marco Pinotti che ha concluso a 19’11″.
Il tempo di Marzio Bruseghin (uno dei favoriti) è buono ma non ottimo, 18’58″, molto determinato Stefano Garzelli che conclude a 19’05″ pur non essendo uno specialista conclude un Giro magistrale
Dopo 3 km Di Luca ha il migliore intertempo in assoluto, quando passa Menchov il russo ha 5″ da recuperare (e ancora 15″ da amministrare), mentre sul traguardo la strada è nuovamente bagnata. E in sala stampa i giornalisti colleghi gufano la caduta di Menchov, ennò dai.
Al secondo intertempo Di Luca ha perso notevolmente: perde 17″ da Konovalovas, ma continua a aggredire le curve con pieghe estreme. Menchov fa meglio di lui e non solo recupera i 5″ persi ma gliene rifila più di 10. Intanto arriva Sastre a 10’08″ in controllo. Pellizotti arriva a 19’22″, è il terzo classificato di questo Giro d’Italia.
Arriva al traguardo Danilo Di Luca; Denis Menchov cade all’ultimo km ma ha per fortuna tanto vantaggio, il Giro d’Italia è suo, grandissimo. Per dovere di cronaca non posso non raccontarvi lo scandaloso e disgustoso spettacolo in sala stampa con giornalisti che esultano alla caduta del russo.
L’inviato del Messaggero esclama a gran voce “Dio esiste!”. Davvero uno schifo, Danilo Di Luca non meritava di vincere per una caduta dell’avversario…
Di Luca è stato straordinario, ha corso con il cuore e contro ogni logica, spinto dall’affetto dal pubblico: alla fine, nonostante la caduta di Menchov ha perso 21″ in più, ma tutti gli sportivi devono ringraziarlo per lo spettacolo offerto con la doppia vittoria a Pinerolo e San Martino di Castrozza. Terzo in classifica è Franco Pellizotti con la perla del Block Haus. Denis Menchov ha legittimato la vittoria con lo sprint proprio su Di Luca sull’Alpe di Siusi e la fantastica cronometro alle Cinque Terre
Quarto è Carlos Sastre con il doppio sigillo sulle tappe più dure a Monte Petrano e Vesuvio. Quinto è Ivan Basso al rientro dopo due anni di stop.
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