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Danilo Di luca è risultato positivo alla Cera in due controlli al Giro d’Italia 2009 del Centenario a Torino e a Pescara. La sostanza è la stessa utilizzata da Riccò e Sella l’anno scorso. Ho pensato parecchio a cosa si poteva dire per commentare questa nuova notizia da tragedia, ma ogni singola lettera sarebbe superflua. Il voltastomaco è troppo forte.
Danilo Di Luca positivo all’Epo ricombinante Cera in due controlli: il 20 maggio a Moncalieri (Torino) alle ore 7.50 e il 28 a Silvi Marina (Pescara) alle 7.24. E’ talmente assurdo che non viene da crederci, ma che idiozia può avere Di Luca per avere il coraggio di correre un Giro in testa, prendere il microfono per parlare al pubblico a Milano, indossare la maglia rosa, inchinarsi al suo pubblico che fischia gli avversari e parlare con la sua solita flemma durante le conferenze stampa mentre il suo organismo trabocca di doping. Di controlli ne ha fatti tanti, non riesco a spiegarmelo, va contro ogni normale logica.
E’ come camminare in un campo minato pestando ogni singolo centimetro quadrato di terreno, non si ha via di scampo. Ora si ripensa a tanti episodi e a tante frasi dette e la delusione prende il sopravvento, davvero ci si sente svuotati di fronte a quest’ennesimo episodio. Lui avrebbe affermato “Se verranno confermate smetterò di correre”… ma come? Continuamo questo gioco del destino al non confermare mai la positività finché non viene sbandierata dalle controanalisi? Come sempre scrivo “Sarebbe bello se non fosse vero”, ma anche questa volta la speranza cadrà nel vuoto.
Era il suo Giro, quello dell’Abruzzo, dei braccialetti della solidarietà, della gente che lo osannava in tutt’Italia e che si radunava davanti alle TV per sperare che potesse superare il russo Menchov. Non ce l’ha fatta, ma aveva lottato disperatamente e senza logica fino all’ultimo metro. Ora sappiamo la verità. Ha infamato e tradito la sua gente in primo luogo poi l’Italia intera, “Se confermate smetterò di correre”? Se fossero confermate dovresti scappare lontanissimo e non farti più rivedere, dovresti prendere tutte le bici e regalarle, dovresti bruciare tutte le maglie che hai indossato indegnamente.
Vai al diavolo, il ciclismo reagirà anche questa volta nonostante tutto. C’è ancora troppa passione, è vero ogni volta viene ferita in profondità, ma le cicatrici non diventeranno che amari ricordi.
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