
Era il superfavorito dopo il secondo posto al Mondiale di Ballan e, soprattutto, i due successi già nel carniere personale. Damiano Cunego si dimostra ancora una volta il più forte staccando tutti in salita e trionfando nuovamente sul traguardo del Giro di Lombardia.
Questa volta però non vince una volata ristretta (come nell’anno del Giro) o a due (come l’anno scorso su Riccò). Si impone dopo un’azione di forza nella salita e discesa del Civiglio. Oggi sembrava avesse la stessa autorità di Bettini nel 2006, quando poteva solo vincere.
Seconda posizione per lo sloveno Brajkovic, terzo il colombiano Uran. Ma torniamo qualche km indietro.
Fuga importante con corridori del calibro di Luca Paolini, Enrico Gasparotto, Michael Rogers, Chris Anker Sorensen e Lastras che accumula 5 minuti di vantaggio, ma dietro recuperano Lampre e Quick Step. Ma ecco i primi big che entrano in scena prima del Ghisallo: Garzelli, Simoni, Scarponi e Van Goolen si avvicinano fino a 1’45″, mentre il peloton è a 2’15″.
Forcing della Lampre con Cunego e Ballan. Damiano aveva detto che avrebbe agito verso il finale, sul Civiglio o San Fermo ed è di parola.
Ci prova il redivivo Kroon, poi ecco il temuto Kolobnev con dietro Horner e… Cunego! Che si porta Failli e lo stesso Horner scollinando con 10 secondi. In discesa si aggrega Moreno, mentre dietro Sanchez, il campione olimpico nonchè ottimo discesista dà spettacolo ma ha perso l’attimo giusto.
La tecnica e il coraggio di Damiano gli permettono di staccare tutti, lo vedranno solo al traguardo quando esulterà facendo Tre con le dita. E’ la seconda stagione migiore di Cunego dopo quella del Giro, il 2009 lo vedrà protagonista. Tutti lo attenderanno alla prova Giro.
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