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Carlos Sastre ha annunciato il ritiro dal ciclismo professionistico: il campione spagnolo lascia così la carriera dopo 14 stagioni ad alto profilo, iniziando come gregario e finendo come favorito delle grandi corse a tappe. La perla assoluta della carriera è stata il Tour de France 2008, conquistato durante la pausa dell’interregno di Alberto Contador. La sua professionalità e correttezza sulla bici sarà ricordata insieme al suo carattere schivo e silenzioso. Sì, ma affilato quando necessario. Ecco un riassunto della sua carriera.
Carlos Sastre è nato a Madrid il 22 aprile 1975 e ha iniziato la carriera professionistica nella ONCE nel 1998. E’ stato il classico esempio di corridore molto forte, che a causa di un carattere non da leader è venuto fuori quasi per inerzia a fine carriera. Ha infatti lavorato sempre per la squadra, tirando come un mulo in salita, poi ha capito di essere un vincente.
Dopo due vittorie minori è arrivata la 13ª tappa del Tour de France 2003 da Tolosa a Ax 3 Domaines, poi nel 2006 la 17ª tappa del Tour de France (Saint-Jean-de-Maurienne a Morzine) e l’anno magnifico con la 17ª tappa del Tour de France 2008 Embrun – Alpe d’Huez e la classifica finale. E’ stato uno dei pochi corridori a completare tutti e tre i grandi giri nella top 20 nello stesso anno.
Farà sue anche le tappe più dure del successivo Giro d’Italia 2009 – 16ª da Pergola a Monte Petrano e 19ª da Avellino a Vesuvio, regalandoci poi in conferenza stampa la perla: “Cosa penso di Lance Armstrong? Come si dice qui in Italia, che non me ne frega un cxxxo“. Fantastico, grande Carlos.
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