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Ora è ufficiale: Bradley Wiggins non sarà al Tour de France 2013 che vedrà dunque Chris Froome leader unico – come designato ormai da tempo – per la conquista della maglia gialla. Il britannico sta vivendo un’annata disastrosa dopo aver vissuto quella migliore della propria carriera con la vittoria al Tour 2012 e la medaglia d’oro a cronometro alle Olimpiadi di Londra 2012. Froome ha passato lo scorso Tour a fare il gregario con il freno a mano tirato, non sapremo mai se avrebbe potuto vincere o meno, quel che sappiamo – però – è che quest’anno potrà sfoderare tutta la propria potenza sia in salita sia a cronometro e non sarà per niente facile per Alberto Contador stargli a ruota in ambo le specialità.
Bradley Wiggins al Giro 2013


3-10-2012 – Al termine della presentazione del Giro d’Italia 2013 la stampa nostrana e estera si è subito dilettata a cercare il favorito d’obbligo numero uno. L’opinione condivisa è quella che il britannico Bradley Wiggins sia il corridore teoricamente perfetto per un percorso del genere dato che i chilometri a cronometro abbondano – sono 88 in totale – e le salite sono sì dure e numerose, ma posizionate in modo tale che un passistone come l’inglese possa limitare i danni. Insomma, il Giro 2013 potrebbe fare al caso dei cronoman che tengono bene in salita e Wiggins è il migliore esponente di questa categoria. Quali sarebbero gli altri papabili vincitori?
Prima di iniziare con l’analisi dei pronostici, vi rimandiamo ovviamente alla nostra guida completa sul percorso del Giro d’Italia 2013 con tutte le tappe, le salite, le altimetrie e le distanze chilometriche da percorrere il prossimo maggio da Napoli a Brescia attraversando tutta la penisola e con un solo sconfinamento per arrivare in cima al mitico Col du Galibier. E’ un percorso con una media chilometrica giornaliera non esagerata, con numerose frazioni anche per i velocisti e diverse tappe da attaccanti, insomma, un Giro che potrebbe fare gola a molti corridori.
Bradley Wiggins sarebbe il favorito numero uno? Più che possibile, soprattutto se si tiene conto che avrebbe intenzione di correre Giro e Vuelta di Spagna così da provare a centrare tutti e tre i grandi giri in due anni prima di raggiungere un’età in cui sarebbe quasi impossibile l’impresa. Alberto Contador, quello del pre-squalifica, sarebbe stato dato a una quota irrisoria per la vittoria. Ora però deve recuperare la sua imbattibilità in salita e come visto alla Vuelta 2012 (da lui vinta) c’è margine di miglioramento, ammesso e non concesso che arriverà. Il nostro Vincenzo Nibali dovrà mettere in mostra tutta la grinta del Tour 2012 visto che inevitabilmente pagherà minuti nelle due crono – individuale e a squadre – e quindi dovrà recuperare in salita.
Stesso dicasi per gli altri scalatori, che dovranno necessariamente dare spettacolo su ogni salita per recuperare i secondi contro il tempo. Joaquin Rodriguez sarebbe il corridore ideale per scatenare sempre l’inferno (magari con Uran Uran, atteso al varco), ma non dimentichiamo Chris Froome: il keniano bianco è una sorta di “piccolo Wiggins” più forte in salita e leggermente meno a crono. Insomma, sarà un Giro che potrebbe chiamare a sé fior di campioni.
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