
Giornata di riposo più che necessaria un po’ per tutta la truppa del Giro d’Italia non solo per i ciciisti che oggi si sono impegnati con le classiche interviste e conferenze stampa di rito – tra tutte quelle di Basso-Nibali e di Simoni per la presentazione del libro – tutto l’esercito della corsa rosa si è riversato nei paesaggi bucolici oppure è rimasto a sonnecchiare a letto.
Io ero a Vintl, a 17 km da Brunico e, vistomi appiedato per via della Focus in panne sulle autostrade venete, mi son fatto un giro per la strada ciclo-pedonale in una giornata finalmente estiva. In mezzo alla via ecco un pascolo di mucche, anzi no, a guardarli bene mancava loro qualcosa e compariva qualcos’altro…
Erano tori, una decina, sparsi su una discesa erbosa a pascolare placidi e assorti tra cavallette e un po’ di vento rinfrescante – già, rinfrescante, non pensavo che l’avrei scritto questo mese – ho scattato una foto (quella su) mi sono accorto del loro sesso e solo in un secondo momento che uno di loro (il secondo da sinistra) mi stava fissando non tanto con curiosità quanto con odio profondo. Ok avevo anche la maglietta rossa, ma quella è mitologia, credo.
Domani lasceremo i tori e incontreremo altri animali. Struzzi ad esempio, c’è un allevamento proprio a qualche km dall’attacco dell’ovovia che sale a Plan de Corones e soprattutto i fanatici della salita che si raduneranno e ammasseranno lungo le rampe-da-non-crederci di questo sterrato tremendo. Pellizotti non potrà difendere la vittoria, ci penserà un altro uomo Liquigas a raccogliere il primato caduto? E soprattutto, come si comporterà Arroyo?
Sono arrivati nel frattempo gli aggiornamenti sulla Focus, sembra che il problema sia rientrato forse potrebbe tornare improvvisamente per il finale di Verona, non mi stupirei: ha un carattere un po’ così, è capricciosa ma anche un po’ sentimentale.
La nostalgia è più forte di qualsiasi guasto meccanico.
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