http://www.suipedali.it/articolo/alberto-contador-mai-dopato-non-mi-ritirero/4501/


Alberto Contador ha tenuto una conferenza stampa affollatissima all’Hotel de las Artes di Pinto (Madrid) durante la quale ha parlato per 55 minuti densi di parole semplici e puntuali e di commozione, si poteva osservare anche da lontano la tensione e soprattutto la rabbia per la decisione del Tas, che l’ha squalificato per due anni per via della vicenda Clenbuterolo del Tour de France 2010. “Non mi sono mai dopato“, è stata questa la frase più significativa, che si accompagna alla promessa di non smettere, ma anzi di continuare “Pulito come sempre” verosimilmente da subito all’attacco dopo la fine della squalifica, il prossimo agosto.
Quasi un’ora di conferenza stampa per Alberto Contador che ha parlato da subito in autonomia e poi ha concesso risposte alle domande dei giornalisti giunti in Spagna. Ricordiamo che il campione spagnolo è stato squalificato per due anni in modo retroattivo dal momento della scoperta della positività nell’agosto del 2010 e riferita al controllo del giorno di riposo di Pau del Tour de France 2010 in occasione del quale furono scoperte tracce di Clenbuterolo.
Contador non abbandonerà il ciclismo perché “Nella sentenza non viene affermato che sono dopato, per questo non smetterò, cambierei qualcosa nella normativa antidoping? Sì, c’è qualcosa di sbagliato e questa sentenza lo dimostra, basta leggerla. Sono convinto della tesi della contaminazione alimentare, non c’è altro modo in cui il clenbuterolo sia entrato nel mio corpo“. Poi continua “Non mi sento vittima di persecuzione, però non ho apprezzato la retroattività“.
Contador ha promesso che lotterà in ogni modo per dimostrare la propria innocenza con tutti i mezzi possibili, ma non è ancora confermato il ricorso alla giustizia ordinaria. Infine qualche domanda personale dopo che il direttore sportivo della Saxo Bank, Bjarne Riis, accosta la forza e il talento di Contador a quella di Merckx, Hinault, Indurain e rivela che il contratto sarà congelato. Alberto ha raccontato di esser stato con famiglia, amici e “la mia gente” nelle ultime ore.
Infine, continuerebbe a consigliare questo sport ai bambini.
409